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(Ricc. 453)

Il manoscritto è composto di due sezioni unite insieme probabilmente all'inizio del Trecento; solo la storia della Passione di Margherita di Antiochia è illustrata con immagini che si pongono a commento visivo del testo scandendone i momenti più salienti, con un ritmo quasi carta per carta.

Il codice, prodotto a Bologna alla fine del Duecento, contiene 33 miniature di squisita fattura, ricche di reminiscenze classiche e costituisce il più ricco corredo ornamentale della leggenda, una redazione raffinata destinata certamente ad un ambiente assai elevato.

Assai suggestiva l'ipotesi che la confezione del manoscritto sia legata alla figura della beata Margherita figlia del re d'Ungheria, Bela IV, suora domenicana che visse nella fede ricevendo persino le stimmate. La principessa non poteva essere esplicitamente celebrata come beata perchè la sua santità non era stata ancora proclamata, ma poteva essere venerata attraverso la santa maggiore di cui portava il nome.

Il facsimile virtuale
è stato realizzato con il contributo della
Manageritalia Milano

 

 

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